Intervista a Francesca Caizzi, autrice del romanzo “I legami delle tenebre – Inganni”.
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05/10/2023 | Bookpress
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Francesca Caizzi è una scrittrice, editor e docente di scrittura creativa e di sceneggiatura di fumetto presso la Scuola del Fumetto Gulliver; fa inoltre parte dell'organizzazione del Festival del Nerd. Il suo esordio è avvenuto con la pubblicazione di “FANGO” per Edizioni Inkiostro al Lucca Comics & Games 2017, con i disegni di Francesco Paciaroni e Stefano Brandetti. Nel 2020 è uscito per Plesio Editore il primo romanzo di una trilogia urban fantasy a tinte dark: “I legami delle tenebre - Inganni” (Darkness Ties Saga). Di questa trilogia è stato anche scritto l'adattamento per una serie tv; sono inoltre in lavorazione dei fumetti e un videogioco legati alla saga.
«Ci presenti il tuo nuovo romanzo di genere urban fantasy “I legami delle tenebre - Inganni”? A che tipo di lettore è rivolta l'opera?»
È rivolta a tutti quei lettori che amano quelle storie piene di mistero, con una sottotrama crime, indagini ma anche tanta psicologia e caratterizzazione dei personaggi, per spingerti a immedesimarti in ognuno di loro e a chiederti fino a che punto ti spingeresti per salvare la tua famiglia da un pericolo imminente. È una storia ricca di combattimenti adrenalinici, ma non mancano anche scene più romantiche in cui si approfondiscono le relazioni, per questo è adatta sia a un pubblico maschile che femminile. Spesso si ritiene che il fantasy sia un genere per ragazzi e molti lo evitano per pregiudizio, quindi spero di scardinare le loro convinzioni spingendoli a leggere questo libro.
«Il tuo romanzo è caratterizzato da forti tinte dark, non solo perché si parla di esseri demoniaci e dell'oscurità che sta avanzando inesorabilmente, minacciando la città di Vancouver; nell'opera, infatti, ti concentri anche sul buio che sta stritolando l'anima del protagonista della storia, il detective Maximilian Lawrence Hamilton. In perenne lotta con i suoi demoni interiori, Max risulta un personaggio complesso e sfaccettato, e soprattutto ambiguo: vuoi delineare un suo ritratto, per far comprendere la bellezza di questa figura chiaroscurale?»
Max è un personaggio ricco di conflitti interiori come padre e come uomo. Nasconde a tutti queste ferite ma le nasconde anche a se stesso, abbandonandosi talvolta ai lati più oscuri del suo carattere. È la via più facile, per questo anche noi spesso scegliamo quella strada che evita di metterci in discussione. Volevo che Max sembrasse quanto più umano possibile, nonostante il suo passato sanguinario. Un padre che ha agito come agirebbe qualsiasi padre: sacrificare se stesso per proteggere la figlia. Però poi il mondo lo ha spinto a cambiare, del resto non esiste solo bianco o nero, ci sono anche dei toni di grigio ed è su quella linea sottile che Max segue il suo percorso. Il passaggio da detective ligio al dovere a serial killer sanguinario è stato graduale e mai netto, quindi una volta abbracciato il male in ogni sua forma, per lui diventa molto difficile tornare a essere quello buono di un tempo. Eppure Max continua a provarci con tutte le sue forze, grazie anche all'appoggio delle persone care che gli sono accanto. Però è anche questo che lo spinge a soffrire di nuovo. Lui è immortale e quindi non vuole affezionarsi alle persone, rinnega i sentimenti perché nel corso della sua lunga vita continuerà a veder morire le persone che ama, per questo torna al suo “lato oscuro”. Se dovessimo fare un parallelismo, sarebbe proprio come un drogato in astinenza che torna per una nuova dose per stare bene.
Max è un personaggio molto complesso che suscita varie emozioni nei lettori, il mio obiettivo è sempre stato quello di creare un protagonista ambiguo in bilico tra un antieroe e un dark hero, e spero di essere riuscita nell'intento.
«In quest'opera sono tanti e variegati i personaggi che gravitano intorno al protagonista Max; da Maya a Henry, da Emily a Daniel, qual è il carattere che più hai amato delineare, e per quali motivi?»
Ogni personaggio è stato complesso nella sua fase di genesi. Volevo che ciascuno di loro avesse una caratterizzazione unica e sicuramente desideravo inserire delle donne forti, che non aspettano che il principe azzurro vada a salvarle. È questo il caso di Emily ma soprattutto di Maya. Però tra tutti i personaggi, quello che ho amato di più scrivere è stato Henry principalmente per la sua backstory e per la sua evoluzione. Anche lui vive nel conflitto, poiché abbandonato dalla madre dopo la nascita. Finge di non essere interessato alle sue origini, ma cela quella sofferenza di non sapere i motivi dietro quel gesto tanto crudele. Henry non accetta la sua natura di mezzo-demone e lui rifiuta il suo lato malvagio per questo si oppone a Max che invece abbraccia il male con tutte le sue forze.
Ogni personaggio porta con sé un messaggio potente e si evolve durante la narrazione.
«Nel tuo romanzo colpisce il modo in cui esseri umani, creature magiche e mezzo-demoni appartenenti a varie razze convivano pacificamente e si aiutino l'un l'altro. Hai voluto trasmettere, mediante il filtro del fantasy, un importante messaggio di tolleranza e di uguaglianza?»
Esatto. Ho già spiegato che spesso i lettori hanno pregiudizi nei riguardi del fantasy e pensano che siano solo storie di fantasia che mai incontreranno i loro gusti. Amo il genere fantastico in ogni sua forma e ho voluto dimostrare fortemente che alcune tematiche odierne possono essere inserite anche in un mondo ricco di creature che sembra lontano dalla realtà, ma invece è molto più attuale di ciò che si crede.
«“I legami delle tenebre - Inganni” contiene elementi fantasy, orrorifici, mistery e anche una punta di romance; quali sono le opere e gli autori che più ti hanno influenzata nel tuo percorso di scrittrice?»
Ho iniziato a leggere da che ho memoria e sono cresciuta a pane e Piccoli Brividi. Ho sempre amato quelle storie un po' horror e un po' ricche di mistero soprattutto con delle connotazioni fantasy. I legami delle tenebre si ispira un po' a quell'urban fantasy di un tempo, per esempio la saga di Blood Ties scritta da Tanya Huff che mi è stata sempre di grande ispirazione. Tra le autrici che mi hanno ispirata più di recente ci sono Cassandra Clare e Sarah J. Maas.
«Sei una grande amante delle storie e della fantasia, oltre che un'insegnante di scrittura creativa e un editor. Quando e come è nata la tua passione per la scrittura? Quali consigli vorresti dare agli aspiranti autori di narrativa di genere?»
Inventare storie ha sempre fatto parte di me fin da bambina e credo che scriverle sia stato semplicemente un processo naturale. Il consiglio più grande che posso dare agli aspiranti autori è: mai arrendersi, anche se la strada è dura e in salita. Alla fine bisognerebbe principalmente scrivere per noi stessi, per il bisogno di raccontare qualcosa. C'è sempre tempo per migliorare un'opera, l'importante è non aver paura di scrivere se sentiamo l'esigenza di farlo. Un altro consiglio che voglio dare è quello di leggere tanto, anche opere molto distanti da ciò che amiamo. La lettura è in grado di darci ottimi spunti ma anche di accrescere le capacità di uno scrittore. Studiare e leggere, oltre che scrivere, sono ciò che serve a un aspirante autore per migliorarsi costantemente.
«“I legami delle tenebre” è una trilogia, di cui “Inganni” è il primo volume; puoi darci qualche piccola anticipazione sul prossimo libro della saga? Scopriremo nuovi dettagli sul controverso passato di Max?»
Il prossimo volume della saga si chiamerà “Accordi” e uscirà in anteprima al prossimo Lucca Comics & Games, quindi a breve i lettori potranno conoscere il seguito della storia.
Scopriremo molte altre cose sul passato di Max, incontreremo nuovi alleati e vecchi nemici e tutto ciò che sappiamo verrà messo in discussione. Anche gli altri personaggi si troveranno ad affrontare i loro demoni interiori e a trovare risposte ad alcune domande generate nel primo romanzo. Non mancheranno altre battaglie ma anche scene romantiche e probabilmente verserete molte lacrime in alcuni capitoli.
E per concludere, vi anticipo che anche che il terzo volume, quello conclusivo della saga, è già in lavorazione!
Contatti
https://www.francescacaizzi.it/
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https://www.plesioeditore.it/it/shop/i-legami-delle-tenebre.html
https://www.amazon.it/I-legami-delle-tenebre-Inganni/dp/8898585977
«Ci presenti il tuo nuovo romanzo di genere urban fantasy “I legami delle tenebre - Inganni”? A che tipo di lettore è rivolta l'opera?»
È rivolta a tutti quei lettori che amano quelle storie piene di mistero, con una sottotrama crime, indagini ma anche tanta psicologia e caratterizzazione dei personaggi, per spingerti a immedesimarti in ognuno di loro e a chiederti fino a che punto ti spingeresti per salvare la tua famiglia da un pericolo imminente. È una storia ricca di combattimenti adrenalinici, ma non mancano anche scene più romantiche in cui si approfondiscono le relazioni, per questo è adatta sia a un pubblico maschile che femminile. Spesso si ritiene che il fantasy sia un genere per ragazzi e molti lo evitano per pregiudizio, quindi spero di scardinare le loro convinzioni spingendoli a leggere questo libro.
«Il tuo romanzo è caratterizzato da forti tinte dark, non solo perché si parla di esseri demoniaci e dell'oscurità che sta avanzando inesorabilmente, minacciando la città di Vancouver; nell'opera, infatti, ti concentri anche sul buio che sta stritolando l'anima del protagonista della storia, il detective Maximilian Lawrence Hamilton. In perenne lotta con i suoi demoni interiori, Max risulta un personaggio complesso e sfaccettato, e soprattutto ambiguo: vuoi delineare un suo ritratto, per far comprendere la bellezza di questa figura chiaroscurale?»
Max è un personaggio ricco di conflitti interiori come padre e come uomo. Nasconde a tutti queste ferite ma le nasconde anche a se stesso, abbandonandosi talvolta ai lati più oscuri del suo carattere. È la via più facile, per questo anche noi spesso scegliamo quella strada che evita di metterci in discussione. Volevo che Max sembrasse quanto più umano possibile, nonostante il suo passato sanguinario. Un padre che ha agito come agirebbe qualsiasi padre: sacrificare se stesso per proteggere la figlia. Però poi il mondo lo ha spinto a cambiare, del resto non esiste solo bianco o nero, ci sono anche dei toni di grigio ed è su quella linea sottile che Max segue il suo percorso. Il passaggio da detective ligio al dovere a serial killer sanguinario è stato graduale e mai netto, quindi una volta abbracciato il male in ogni sua forma, per lui diventa molto difficile tornare a essere quello buono di un tempo. Eppure Max continua a provarci con tutte le sue forze, grazie anche all'appoggio delle persone care che gli sono accanto. Però è anche questo che lo spinge a soffrire di nuovo. Lui è immortale e quindi non vuole affezionarsi alle persone, rinnega i sentimenti perché nel corso della sua lunga vita continuerà a veder morire le persone che ama, per questo torna al suo “lato oscuro”. Se dovessimo fare un parallelismo, sarebbe proprio come un drogato in astinenza che torna per una nuova dose per stare bene.
Max è un personaggio molto complesso che suscita varie emozioni nei lettori, il mio obiettivo è sempre stato quello di creare un protagonista ambiguo in bilico tra un antieroe e un dark hero, e spero di essere riuscita nell'intento.
«In quest'opera sono tanti e variegati i personaggi che gravitano intorno al protagonista Max; da Maya a Henry, da Emily a Daniel, qual è il carattere che più hai amato delineare, e per quali motivi?»
Ogni personaggio è stato complesso nella sua fase di genesi. Volevo che ciascuno di loro avesse una caratterizzazione unica e sicuramente desideravo inserire delle donne forti, che non aspettano che il principe azzurro vada a salvarle. È questo il caso di Emily ma soprattutto di Maya. Però tra tutti i personaggi, quello che ho amato di più scrivere è stato Henry principalmente per la sua backstory e per la sua evoluzione. Anche lui vive nel conflitto, poiché abbandonato dalla madre dopo la nascita. Finge di non essere interessato alle sue origini, ma cela quella sofferenza di non sapere i motivi dietro quel gesto tanto crudele. Henry non accetta la sua natura di mezzo-demone e lui rifiuta il suo lato malvagio per questo si oppone a Max che invece abbraccia il male con tutte le sue forze.
Ogni personaggio porta con sé un messaggio potente e si evolve durante la narrazione.
«Nel tuo romanzo colpisce il modo in cui esseri umani, creature magiche e mezzo-demoni appartenenti a varie razze convivano pacificamente e si aiutino l'un l'altro. Hai voluto trasmettere, mediante il filtro del fantasy, un importante messaggio di tolleranza e di uguaglianza?»
Esatto. Ho già spiegato che spesso i lettori hanno pregiudizi nei riguardi del fantasy e pensano che siano solo storie di fantasia che mai incontreranno i loro gusti. Amo il genere fantastico in ogni sua forma e ho voluto dimostrare fortemente che alcune tematiche odierne possono essere inserite anche in un mondo ricco di creature che sembra lontano dalla realtà, ma invece è molto più attuale di ciò che si crede.
«“I legami delle tenebre - Inganni” contiene elementi fantasy, orrorifici, mistery e anche una punta di romance; quali sono le opere e gli autori che più ti hanno influenzata nel tuo percorso di scrittrice?»
Ho iniziato a leggere da che ho memoria e sono cresciuta a pane e Piccoli Brividi. Ho sempre amato quelle storie un po' horror e un po' ricche di mistero soprattutto con delle connotazioni fantasy. I legami delle tenebre si ispira un po' a quell'urban fantasy di un tempo, per esempio la saga di Blood Ties scritta da Tanya Huff che mi è stata sempre di grande ispirazione. Tra le autrici che mi hanno ispirata più di recente ci sono Cassandra Clare e Sarah J. Maas.
«Sei una grande amante delle storie e della fantasia, oltre che un'insegnante di scrittura creativa e un editor. Quando e come è nata la tua passione per la scrittura? Quali consigli vorresti dare agli aspiranti autori di narrativa di genere?»
Inventare storie ha sempre fatto parte di me fin da bambina e credo che scriverle sia stato semplicemente un processo naturale. Il consiglio più grande che posso dare agli aspiranti autori è: mai arrendersi, anche se la strada è dura e in salita. Alla fine bisognerebbe principalmente scrivere per noi stessi, per il bisogno di raccontare qualcosa. C'è sempre tempo per migliorare un'opera, l'importante è non aver paura di scrivere se sentiamo l'esigenza di farlo. Un altro consiglio che voglio dare è quello di leggere tanto, anche opere molto distanti da ciò che amiamo. La lettura è in grado di darci ottimi spunti ma anche di accrescere le capacità di uno scrittore. Studiare e leggere, oltre che scrivere, sono ciò che serve a un aspirante autore per migliorarsi costantemente.
«“I legami delle tenebre” è una trilogia, di cui “Inganni” è il primo volume; puoi darci qualche piccola anticipazione sul prossimo libro della saga? Scopriremo nuovi dettagli sul controverso passato di Max?»
Il prossimo volume della saga si chiamerà “Accordi” e uscirà in anteprima al prossimo Lucca Comics & Games, quindi a breve i lettori potranno conoscere il seguito della storia.
Scopriremo molte altre cose sul passato di Max, incontreremo nuovi alleati e vecchi nemici e tutto ciò che sappiamo verrà messo in discussione. Anche gli altri personaggi si troveranno ad affrontare i loro demoni interiori e a trovare risposte ad alcune domande generate nel primo romanzo. Non mancheranno altre battaglie ma anche scene romantiche e probabilmente verserete molte lacrime in alcuni capitoli.
E per concludere, vi anticipo che anche che il terzo volume, quello conclusivo della saga, è già in lavorazione!
Contatti
https://www.francescacaizzi.it/
https://www.instagram.com/francesca.caizzi/
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Link di vendita online
https://www.plesioeditore.it/it/shop/i-legami-delle-tenebre.html
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